LA VITA  ECCLESIASTICA  PRIMA  DELLA  PARROCCHIA

Prima della istituzione della Parrocchia di S. Maria Goretti a Frigole, Borgo Piave e zone limitrofe l'unico momento spirituale era rappresentato dalla S. Messa domenicale che veniva celebrata in due chiese improvvisate: a Borgo Piave, nel lunghissimo ed ampio corridoio dell' "Edificio Scolastico Rurale" (di ispirazione e costruzione fascista e quindi funzionale!) e a Frigole, in un locale ampio, chiamato impropriamente Chiesa di S. Antonio per una statua in cartapesta del santo di Padova che era situata sull'altare e che ancora oggi si conserva nella chiesa parrocchiale.
Il sacerdote celebrante che ricordo io si chiamava don Gaetano ed era pure professore di disegno (fu il mio docente di disegno nei miei tre anni di medie all' "Alfredo Oriani" di Lecce). Una bravissima persona che però aveva il difetto di autoinvitarsi a pranzo ogni domenica, a turno, presso le varie famiglie di Borgo Piave, con preferenza per quelle dei sottufficiali della Marina Militare, e fin qui nulla di strano se non fosse stato per il fatto che il reverendo annunciava l'autoinvito durante la S. Messa, appena conclusa l'omelia.
Provate allora ad immaginare in che stato si trovavano le signore in Chiesa perché da un momento all'altro si sarebbero sentite investite del "grande onore" di ospitare il sacerdote. Ricordo che mia madre cercava sempre di tenere in casa, fin dal sabato sera, diversi tipi di vivande e tutto l'occorrente per un bel pranzo domenicale onde non trovarsi sprovvista nel momento dell'eventuale "investitura" ad ospitante conferita alla nostra famiglia dal simpatico sacerdote.
Insomma, al di là della S. Messa domenicale, nelle borgate non esistevano altre forma di vita religiosa. Ricordo un'unica grande messa solenne nella chiesetta improvvisata di Borgo Piave che si tenne in occasione della cerimonia per la prima comunione dei tre figli del cuoco della Marina Militare, che si chiamava Gregorio Daggiano. Fu una cerimonia veramente bella e toccante.